mercoledì 31 ottobre 2012
Centro COTTURA o centro CULTURA ?
Perché un centro cottura nel giardino di una scuola?
Da qualche settimana nel giardino della Scuola Media Statale “Paolo Uccello”, sede del Centro Gandhi, è SBOCCIATO un fiore un po’ anomalo per volumi e destinazione! Anziché aiuole variopinte, prati all’inglese, alberi ombrosi o, al limite, zone sportive e ludiche o fabbricati che possano contenere e costruire cultura, come ci si aspetterebbe da un contesto scolastico, nel giardino sta crescendo il nuovo Centro Cottura.
Ma che cosa è?
E’ la struttura che sarà adibita alla cottura ed alla distribuzione dei pasti scolastici nel territorio dell’intero quartiere.
E come mai qui?
Siamo andati a spulciare le delibere della Giunta Comunale ed abbiamo scoperto che, in tutta fretta e in assoluto silenzio, l’Assessorato all’Educazione ha deciso che, anziché in Via Pescetti, dove doveva in un primo tempo “sbocciare” e, precisamente, sotto una tettoia esistente all’interno del resede di due edifici di Edilizia Residenziale Pubblica, ha deciso che, a seguito delle proteste degli abitanti del Lippi, era meglio cambiare zona. Così, senza nemmeno un accenno in occasione dei famosi 100 Luoghi e delle 25 Assemblee, nasce un vero e proprio palazzo all’interno del giardino di una scuola.
Ma non c’era proprio un posto migliore?
Come cittadini ci chiediamo se con tanti contenitori dismessi era proprio il caso di procedere a nuove edificazioni, per giunta così invadenti, e rubando una parte di verde pubblico. Ma non erano i “volumi zero” il fiore all’occhiello di quest’Amministrazione? Ma come può, questa stessa Amministrazione, che si dice vicina ai cittadini, motivare questa scelta con la mancata utilizzazione del campo da tennis su cui sta crescendo l’edificio in questione? Non si poteva cercare di rimetterlo a posto restituendo così ai ragazzi uno spazio sino ad ora male utilizzato?
E l’inquinamento peggiorerà nella zona?
Secondo noi, sia per le emissioni provenienti dal Centro Cottura, sia per l’aumento di traffico veicolare che ne deriverà, la popolazione sarà sottoposta a disagi vari. In ogni caso, quest’amministrazione non ha spiegato nulla a nessuno e questo non ci va bene perché rappresenta l’ennesimo atto unilaterale in barba ai proclami di partecipazione democratica ai destini urbanistici di questo quartiere. Senza parlare del fatto che le attività scolastiche presso la scuola e presso il Gandhi, risultano già disturbate dalle attività edilizie legate alla nuova edificazione.
Possiamo fare qualcosa?
Perché non diciamo tutti insieme al Comune che questo modo di fare non ci piace e che ci sentiamo completamente esclusi dalle scelte che ci riguardano da vicino? Nella nostra zona non esistono spazi aggregativi, non esiste una biblioteca degna di questo nome, davvero meritiamo solo casermoni, smog da traffico veicolare ed aereo, inquinamento acustico e, non ultimo, esalazioni di vario tipo? Davvero dobbiamo subire tutto?
Diciamo basta
FACCIAMOCI SENTIRE, COPIA IL VOLANTINO E GLI INDIRIZZI, INCOLLA NELLA MAIL DA INVIARE A:
sindaco@comune.fi.it, educazione@comune.fi.it, assterritorio@comune.fi.it, assmattei@comune.fi.it, assambiente@comune.fi.it, presidenteq5@comune.fi.it, territorioq5@comune.fi.it, cantierisolidali1@gmail.com
venerdì 5 ottobre 2012
Comunicato della Comunità delle Piagge sulla mozione contro i mendicanti approvata dal Consiglio Comunale di Firenze il 2.10.12

La
Comunità
delle Piagge esprime sconcerto per la mozione approvata lunedì 1 ottobre con
cui il Consiglio comunale di Firenze chiede di impegnare maggiormente la
polizia municipale nel contrasto del “dilagante” fenomeno della questua molesta
ai semafori.
Nonostante il richiamo ad una maggiore
severità nei confronti del racket dei “questuanti”, pure contenuto nella
mozione proposta dal Consigliere Semplici (Lista Galli) ed alla necessità di
adottare tutte le misure per integrare socialmente queste persone, gli stessi
mendicanti sono però additati, nella stessa mozione, come “responsabili del senso di insicurezza da parte di donne e anziani
(identificati come fascia debole della popolazione), intralcio al già pesante
scorrimento del traffico e pessimo
biglietto da visita per i milioni di turisti che affluiscono a Firenze”. Dunque, meglio contrastare radicalmente un fenomeno
scomodo, rinforzando il ruolo di Istituzioni e Forze dell’Ordine.
Lo sconcerto della Comunità delle Piagge
non va però solo nella direzione del contenuto dell’atto, che a gran voce
denunciamo come strumento ipocrita di pulizia ed eliminazione del diverso solo
perché povero e sporco, ma anche rispetto al voto bipartisan della mozione che
è stata votata all’unanimità da tutti i presenti, compresi quindi molti dei
Consiglieri del PD cittadino. Ci risulta, peraltro, che alcuni Consiglieri di
questo partito si siano allontanati al momento del voto o che erano assenti ma
non abbiamo notizia di un loro dissenso rispetto all’atto votato, laddove invece
altri Gruppi politici lo hanno espresso chiaramente con comunicati tempestivi
rispetto alla votazione di lunedì.
Già nell’agosto 2007 questa Comunità
prese posizione contro l’odiosa ordinanza che metteva al bando i lavavetri,
firmata dall’allora Assessore Cioni (confermata poi nel Regolamento di polizia
approvato nel 2008) promuovendo un digiuno di protesta. La reazione di oggi non
può che essere la stessa di allora: rabbia, indignazione e ribellione per un
atto ingiusto che va a colpire chi non aveva fatto niente, se non cercare di
sbarcare il lunario e “mendicare” un
barlume di cittadinanza in una città poco accogliente.
Anche allora, per giustificare un atto
razzista e xenofobo, erano state “abusate” le parole: decoro, sicurezza, paura, ordine,
legalità ed anche allora il meccanismo del consenso aveva coinvolto le
forze cosiddette democratiche di sinistra. L’Ordinanza di Cioni ha, di fatto,
eliminato i lavavetri e reso rarissimi i mendicanti per le strade di Firenze, cancellando
quindi il diverso, quello che dà fastidio e “sporca” il decoro patinato di una
città bomboniera.
Ancora oggi, come allora, riteniamo che
la parola legalità non può stare da sola, che non può essere fine a
se stessa e, soprattutto, non può giustificare tutti i mezzi, compreso quello
della esclusione totale. La legalità si deve coniugare con la solidarietà, con
la giustizia sociale, con le politiche dell’inclusione. Anziché costruire steccati, fabbrichiamo
canali di accoglienza, generiamo idee di prossimità, forniamo delle alternative
serie a chi è povero e disperato. Anziché spendere i soldi pubblici per
rinforzare i presidii di polizia ai semafori, spendiamo quegli stessi soldi per pensare e
progettare una nuova idea di città finalmente accogliente e disponibile a farsi
carico dei problemi di disagio e marginalità sociale.
Cantieri Solidali – Laboratorio Politico
della Comunità delle Piagge
giovedì 20 settembre 2012
Altrofest

Altrofest è un sogno. Altrofest è una festa. Altrofest è un festival. Altrofest è l'altro.
Altrofest parlerà di economia alternativa, consumo critico, creatività, cultura e convivialità, osservati dalla prospettiva della periferia. La periferia, che è il cuore del progetto Altrofest, non è da considerarsi solamente un luogo geografico: periferia è anche ciò che è delocalizzato rispetto al centro delle città ma anche tutto ciò che resta ai margini, e che dai margini cerca di costruire alternative attraverso la creatività, tessendo reti di relazione, vivendo il territorio e le persone che lo abitano come risorse, per costruire comunità (r)esistenti e abitare la diversità. A partire da un luogo simbolo per la città di Firenze come il quartiere de Le Piagge, periferia sia geografica che sociale, e coinvolgendo la città di Firenze e non, all'insegna della creatività e della convivialità, del senso dell'altro e dell'incontro, della tutela dell'ambiente e della molteplicità del reale, in un'ottica di condivisione comunitaria di tutte quelle buone pratiche che incidono, a partire dal gesto quotidiano del singolo, sul miglioramento della qualità della vita della collettività. Vai al programma
lunedì 28 maggio 2012
Adriani Alberici sulle Sale Giochi
Allarme slot-machine: in forte aumento i videogiochi nella zona Nord-Ovest di Firenze
Per più di un anno i Cantieri Solidali Laboratorio Politico della Comunità delle Piagge hanno monitorato la crescita del numero dei videogiochi nella stessa area oggetto della mappatura presentata nellaprile 2011. Il dato allarmante: nella sola zona del Quartiere 5 compresa tra le Piagge e Novoli i videogiochi (tipo slot) sono aumentati di circa il 35% passando da 160 a 216.
venerdì 18 febbraio 2011
30° Assemblea nazionale O.S.M.
INVITO A PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA
Campagna di Obiezione di Coscienza alle Spese Militari
per la Difesa Popolare Non violenta
Campagna di Obiezione di Coscienza alle Spese Militari
per la Difesa Popolare Non violenta

30° ASSEMBLEA NAZIONALE O.S.M. per la D.P.N.
sabato 19 e domenica 20 Febbraio 2011 a Firenze (FI)
RINVIATA A DATA DA DESTINARSI
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